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Energy efficient home construction
25 Settembre 2023 by SuperGilda 0 Comments

Promuovere l’efficienza energetica significa adottare sistemi per ottenere uno stesso risultato utilizzando meno energia

Negli ultimi 40 anni il consumo mondiale di energia è raddoppiato ed è evidente che, in futuro, le problematiche relative alla limitata disponibilità delle risorse energetiche di origine fossile (petrolio e gas) e all’aumento delle emissioni dovuto al loro utilizzo, assumeranno un rilievo sempre maggiore. Per far fronte a queste evenienze sarà necessario essere sempre più efficienti nell’uso dell’energia. Ciò vuol dire che, per continuare a soddisfare i nostri bisogni, dovremo realizzare e utilizzare prodotti e servizi impiegando meno energia possibile.

Promuovere l’efficienza energetica implica la capacità di adottare non solo le migliori tecnologie/tecniche disponibili sul mercato, ma anche un comportamento consapevole e responsabile verso gli usi dell’energia: vuol dire cioè sfruttare l’energia in modo razionale, eliminando sprechi e perdite dovuti al funzionamento e alla gestione non ottimale di sistemi semplici (quali ad esempio motori, caldaie, elettrodomestici) e complessi (come gli edifici nei quali viviamo o lavoriamo, le industrie, i mezzi di trasporto).

Questa sezione rappresenta un canale per una informazione di base sull’articolata materia della riqualificazione energetica degli edifici esistenti, responsabili di circa il 40% dei consumi totali di energia nel nostro Paese.

Navigando nelle sottosezioni si possono trovare ad esempio indicazioni sulla diagnosi energetica, una procedura che viene eseguita da un tecnico qualificato, per studiare il “comportamento energetico” dell’edificio e i suoi punti deboli (quanto calore si disperde attraverso solai, pareti e serramenti durante la stagione di riscaldamento, quanta energia elettrica viene consumata per il raffrescamento estivo, ecc.), così come per verificare e definire lo stato degli impianti

Dopo aver eseguito la diagnosi si dispone di una serie di informazioni che portano a definire la classe energetica dell’edificio (cioè il suo grado di efficienza nell’uso dell’energia) e che vengono riportate nell’ APE – Attestato di Prestazione Energetica insieme alle indicazioni sugli interventi da realizzare per eliminare gli sprechi e ridurre i consumi.

E’ importante sottolineare come nel nostro Paese chi ristruttura un’abitazione e la rende più efficiente dal punto di vista energetico possa godere di una serie di agevolazioni economiche e fiscali: nella sezione incentivi per chi realizza gli interventi sono indicati i requisiti e le regole per beneficiare di queste agevolazioni.

Sono inoltre disponibili informazioni sui requisiti da rispettare affinché tutti gli edifici nuovi o soggetti a una ristrutturazione importante siano, già a partire dal 2021, a bassissimo consumo energetico, cioè a fabbisogno di energia quasi zero ( Near Zero Energy Building – NZEB): a tale proposito è importante anche sottolineare come l’Italia già molto impegnata nel processo di riduzione dei consumi di energia e come il Governo abbia già da tempo messo in atto politiche di incentivazione.

Man shows his family the solar panels on the plot near the house during a warm day
21 Settembre 2023 by SuperGilda 0 Comments

Fotovoltaico residenziale: perché ora è molto più conveniente?

Il crollo dei prezzi del fotovoltaico sta rendendo questa soluzione molto conveniente, più di quando si disponeva dello sconto immediato in fattura del 50%. Un insieme di fattori concomitanti stanno permettendo a molte famiglie un accesso più facile all’energia solare.
Da quando lo sconto in fattura è terminato il mercato dei pannelli solari ha reagito con un’importante riduzione dei prezzi per i proprietari di case. Un impianto fotovoltaico chiavi in mano, funzionante e connesso alla rete, oggi costa oltre il 40% in meno rispetto ai primi mesi del 2023.

Quindi anche se lo sconto in fattura al 50% non è più disponibile i prezzi sono crollati del 40%, ma a questo si aggiungono ulteriori vantaggi. Ad esempio, puoi comunque usufruire della detrazione fiscale del 50%, i lavori vengono eseguiti meglio e conclusi più velocemente.

Perché i prezzi sono calati rispetto ai primi mesi del 2023

La flessione della richiesta di impianti ha spinto il mercato fotovoltaico a adeguare i prezzi. Per quale motivo la domanda di impianti residenziali è calata? Soprattutto per il fatto che il decreto-legge n. 11 del 16 febbraio 2023 ha definitivamente eliminato lo sconto in fattura.

Di conseguenza finì
Di conseguenza finì la possibilità di dimezzare subito il costo complessivo del sistema solare. Questa brusca frenata nelle agevolazioni ha spinto molti a sospendere l’idea di questo progetto.

Come è naturale che accada, le aziende e i produttori di componenti sono diventati sempre più competitivi e sono riusciti a tagliare in modo drastico i loro prezzi. Ad esempio, alcune aziende installatrici, che durante lo sconto in fattura proponevano un fotovoltaico da 6 kW con accumulo a circa 30 mila euro, ora sono passati a 16-17 mila euro.

Quindi è vero che non si può tagliare a metà il costo di questo investimento, ma è anche vero che a livello di liquidità il calo così forte del prezzo può essere praticamente equiparato alla vecchia cessione del credito. Quindi in realtà questa situazione lo rende più conveniente rispetto a prima. Perché?

Oltre al fatto che i prezzi sono scesi del 40% potresti aggiungere sempre la detrazione fiscale del 50%.

La detrazione fiscale al 50% è ancora applicabile
Non bisogna confondere lo sconto in fattura legato alla cessione del credito con la detrazione fiscale al 50%. Con lo sconto immediato in fattura potevi subito cedere un credito del 50% relativo all’acquisto del fotovoltaico e di conseguenza pagare metà dell’importo previsto nel preventivo.

Cancellata questa misura è comunque rimasta in piedi la detrazione fiscale al 50%. Verissimo che ci vogliono 10 quote annuali di pari importo, ma comunque è possibile recuperare la metà di ciò che si è speso.


Quindi, tornando all’esempio precedente, se acquisto 6 kW di fotovoltaico con accumulo, compresa di installazione, a 17 mila euro, grazie a questa detrazione se ho le condizioni utili posso recuperarmene 8 mila.

Se faccio un confronto tra quello che avrei potuto spendere durante l’applicazione dello sconto in fattura, sui 15 mila euro (la metà di 30 mila), e le condizioni attuali, sugli 8 mila euro, la differenza è piuttosto evidente. Ora gli impianti solari per casa da questo punto di vista sono decisamente più vantaggiosi, è innegabile.

Bisogna ricordarsi che la detrazione con questa percentuale, al 50%, non è disponibile per sempre, anzi. Quindi è saggio approfittarne finché è disponibile.

Ma c’è dell’altro, e riguarda l’operatività degli installatori.

 

Installatori specializzati più disponibili
La carenza degli operai specializzati ai tempi del Superbonus è stato un incubo che hanno vissuto in molti. Un utente ci ha riferito che è riuscito ad installarsi il proprio impianto dopo un anno, proprio a causa del fatto che i tecnici specializzati erano tutti occupati.

Ora, essendo meno oberati di lavoro, gli installatori sono più accurati e più veloci. Inoltre, sono molto più interessati a venire incontro alle esigenze dei propri clienti. Questo è talmente evidente al punto che diverse società riescono a consegnare i lavori entro 60 giorni. Davvero nessun paragone rispetto all’anno scorso.

In conclusione, questo è il momento migliore per pensare al fotovoltaico per casa. I prezzi degli impianti chiavi in mano sono calati di quasi la metà, puoi applicare ancora la detrazione al 50% e gli installatori sono in grado di chiudere i lavori con più accuratezza e rapidità.

In collaborazione con il portale di mrkilowatt.it

FONTEwww.adnkronos.com

Microclima e benessere termico

Il microclima si riferisce al complesso dei parametri ambientali temperatura, umidità relativa e velocità dell’aria, che condizionano lo scambio termico tra individuo e ambiente. Il microclima influisce in maniera significativa, insieme all’inquinamento dell’aria indoor, sulla qualità degli ambienti in cui si vive e si lavora e quindi sul benessere delle persone. Il conseguimento del benessere termico, cioè lo stato di piena soddisfazione nei confronti dell’ambiente stesso, costituisce una condizione indispensabile e prioritaria per il conseguimento del benessere totale. L’uomo, come tutti i mammiferi, è omeotermo: i valori di temperatura interna del corpo umano devono essere mantenuti entro un campo estremamente ristretto, compreso tra 35,8°C e 37,2°C, tale intervallo garantisce le condizioni di salute e benessere dell’individuo. Affinché la temperatura del corpo umano possa restare costante è necessario che la quantità di calore prodotta o assunta dall’organismo, sia uguale a quella trasferita all’ambiente. In questa condizione il bilancio termico è uguale a zero e la temperatura corporea interna viene mantenuta nell’intervallo di normalità.

Sistema di termoregolazione

Il sistema di termoregolazione del corpo umano, situato nella zona del cervello denominata ipotalamo, svolge la funzione di regolare gli scambi termici tra corpo umano e ambiente e mantenere costante la temperatura interna.
Quando fa troppo caldo, il sistema di termoregolazione innesca una serie di meccanismi in grado di cedere calore all’esterno, mentre quando fa troppo freddo, interviene limitando la dispersione del calore.
Il microclima può influenzare gli scambi termici tra individuo e ambiente e in alcune situazioni ostacolare i meccanismi di termoregolazione. Ad esempio elevati valori di umidità dell’aria in estate possono aumentare il disagio correlato alla sensazione di caldo: l’elevata presenza di vapore acqueo nell’aria ostacola l’evaporazione dell’acqua contenuta nel sudore, che rappresenta il processo fondamentale per il corpo umano per disperdere il calore in eccesso.
Ciò spiega come mai in presenza di afa, una situazione climatica caratterizzata da un alto valore di umidità relativa, il corpo umano tolleri di meno il disagio del caldo e la temperatura percepita sia superiore alla temperatura ambientale effettiva (misurata dal termometro).
La ragione per cui il vento può aumentare il disagio correlato alla sensazione di freddo è legata al fatto che esso aumenta la velocità con cui il corpo perde calore. La cosiddetta temperatura percepita, ossia la sensazione di “caldo” o di “freddo”, è quindi legata non solo alla temperatura effettiva ma anche alle altre condizioni ambientali.

Benessere termico

Quando il corpo umano, con minimo impegno dei meccanismi di termoregolazione, non prova sensazione di freddo o di caldo, l’individuo viene a trovarsi in uno stato di soddisfazione nei confronti dell’ambiente detto “benessere termico“. Tale condizione ottimale si verifica solo se i parametri ambientali temperatura, umidità relativa e velocità dell’aria sono opportunamente graduati. La ventilazione, può influenzare i parametri microclimatici e svolge un ruolo importante nel processo di termoregolazione del corpo umano e nel garantire situazioni di comfort ambientale.
Benessere microclimatico e comfort ambientale si riferiscono alla condizione ambientale in cui l’aria interna è percepita come ottimale dalla maggior parte degli occupanti dal punto di vista delle proprietà sia fisiche (temperatura, umidità, ventilazione) che chimiche (aria “pulita” o “fresca”).

Nella seguente tabella si riportano le condizioni microclimatiche ottimali di un ambiente, per attività fisica moderata (sedentaria), abbigliamento adeguato e in assenza di irraggiamento, in cui la maggioranza degli “occupanti”, si trova in una sensazione di benessere termico.

*Il  DPR 16 aprile 2013, n. 74, che fissa i criteri generali in materia di esercizio, conduzione, controllo, manutenzione e ispezione degli impianti termici per la climatizzazione invernale ed estiva, prevede per gli edifici residenziali che la media ponderata delle temperature dell’aria, misurate nei singoli ambienti di ciascuna unità immobiliare,  durante il funzionamento dell’impianto di climatizzazione invernale, non deve superare: 20°C + 2°C di tolleranza; durante il funzionamento dell’impianto di climatizzazione estiva, non deve essere minore di 26°C – 2°C di tolleranza.

FONTEwww.salute.gov.it